La manifestazione
La gara sull'ora più antica d'Italia
La 24 ORE DI SAN MARTINO è rimasta la gara sull’ora più antica d’Italia, organizzata dal 1974 sull’esempio di quanto veniva, allora, promosso all’Arena di Milano ed al “campo scuola”di Verona. La “Maratona di San Martino” nasceva essenzialmente come momento di protesta verso la situazione in cui tutti gli sport-eccezion fatta per il calcio, allora in serie C con la squadra cittadina-giacevano nella città di Belluno: carenza o assenza di impianti adeguati, strutture fatiscenti ed orari impossibili per utilizzarle.
Furono, allora, 24 atleti- tra i principali protagonisti dell’atletica bellunese (allora espressione, essenzialmente, di mezzofondo e “marcia in montagna”)- ad essere protagonisti nella prima edizione, avviatasi alla vigilia della festa del Santo Patrono della città (San Martino),forzando l’ingresso allo stadio “polisportivo”,subito dopo una partita casalinga del Calcio Belluno.
Da quell’ edizione, decisamente singolare e “naif”, la “Maratona di Martino” si è ben presto strutturata nell’attuale formula, prevedendo già alla terza edizione la partecipazione di squadre organizzate ( allora erano sette), tutte provenienti dalla città e dall’immediata periferia.
È nel 1978 che la partecipazione si estende a tutta la realtà del podismo bellunese ed il numero di squadre iscritte cresce, edizione dopo edizione.
Negli anni Ottanta il cambio di denominazione della manifestazione, approdando all’attuale “24 Ore di San Martino” ed anche ad una nuova collocazione in calendario: a metà di ottobre (quindi un mese prima della tradizione), per alcuni motivi come quello meteorologico ed anche perché la gara è ricercata da coloro che intendono compiere un test significativo prima di una maratona autunnale.
Oggi la manifestazione ha raggiunto un mix eccellente tra parte agonistica e ludica, mettendo assieme formazioni che cercano il risultato tecnico e quelle che prediligono più l’aspetto festoso ed aggregativo.
Infatti, ogni anno, nelle singole ore si cimentano contestualmente protagonisti – eccellenti comunque significativi – dell’atletica leggera (anche nazionale e internazionale) e di altri sport, accanto a semplici amatori, appassionati, corridori per caso, tra i quali anche protagonisti del mondo politico, amministrativo, ecclesiastico, imprenditoriale, medico, sociale ecc.: una grande festa che coinvolge l’intera provincia di Belluno, anche se ora molte squadre provengono dall’intero Veneto e dalle vicine Regioni.
Ma non solo. La “24 Ore di San martino” rappresenta anche uno stupendo strumento di promozione di iniziative in campo sociale e solidaristico che vengono svolte e che, in particolare, vedono proprio l’impegno nel sociale esprimersi a livello sportivo: ecco quindi, tra le formazioni partecipanti, quelle completamente composte da donatori del sangue o da celiaci, da sostenitori della lotta alla leucemia e da educatori impegnati nelle attività di assistenza sociale.
C’è, poi, spazio anche per i più giovani, dal momento che al termine della competizione sulle 24 ore, viene organizzata, tra le formazioni partecipanti all’evento maggiore, anche una staffetta riservata agli atleti dai 10 anni ai 15 anni.
Il numero massimo di squadre ammesse ad ogni edizione di 40, disponibilità che viene subito coperta già molti mesi prima dell’effettuazione della manifestazione. Ogni formazione è composta da 24 atleti (oltre due di riserva) che scendono in pista nell’arco della giornata.
Da evidenziare, poi, l’aspetto culturale collegato all’evento. Infatti, da molti anni, l’organizzazione ha stretto un forte rapporto di collaborazione con il “ Circolo Artistico Mario Morales”, che unisce e rappresenta una quota molto significativa di artisti bellunesi che, tra l’altro, realizzano delle opere che sono poi consegnate alle squadre partecipanti, oltre al trofeo per quella vincitrice che, di norma, è una scultura realizzata, a turno, proprio da uno di questi artisti.
Evidentemente l’aspetto sportivo ha il suo valore, dal momento che nella storia della competizione, come già ricordato, sono stati moltissimi i grandi campioni (non solo dell’atletica) che si sono alternati in pista; tra questi gli olimpionici dello sci da fondo Maurilio De Zolt,Silvio Fauner e Cristian Zorzi e campioni di questa disciplina come Giuseppe Puliè, Patrizio Deola, Bruno Maddalin, Gianantonio Zanetel,Tullio Grandelis, Roberto De Zolt e tanti altri ancora.
Tra i protagonisti della corsa italiana ed internazionale sono stati, alla “24 Ore di San Martino”, negli anni : Agnese Possamai e Ornella Cadamuro, Massimo Vincenzo Modica e Gabriele De Nard, Dino Tadello e Ivano Marcon, una folta pattuglia di atleti africani tra i quali i keniani Meto e Korir primatisti individuali sull’ora prima che Said Boudalia, nel 2007, portasse il nuovo limite assoluto individuale della manifestazione a 19,672 km/h.
A livello di formazioni, il record nell’arco delle 24 ore è stato stabilito ancora nel 2002 dalla formazione della Pro Loco Zumellese/Bar da Geppo Zelant, con km.436,594.
La passione ed il seguito della manifestazione è poi data anche dalla diretta televisiva che,da una quindicina di anni, viene effettuata dall’emittente locale Telebellunodolomiti, per lunghi tratti durante l’intero arco di svolgimento della manifestazione.
La “24 Ore di san Martino”, per la storia ed il fascino che esprime, è sicuramente uno degli appuntamenti sportivi e sociali più importanti della Provincia di Belluno che, ogni anno, viene organizzato.
LA 24 ORE GIOVANI
Trattasi di di una staffetta svedese nella quale ogni formazione composta da 4 atleti o atlete che dovranno percorrere 200 mt. -400mt. -600mt. -800mt.
Questa manifestazione di contorno alla celebre 24 Ore ha l’obiettivo di rendere partecipi alla festa della 24 ore anche i giovani (dai 10 anni ai 15 anni) che hanno visto il loro genitore partecipare alla 24 Ore, in questo modo divulgare la passione della corsa anche ai giovani.